L’obesità si caratterizza per un accumulo di grasso corporeo. L’indicatore più utilizzato è l’indice di massa corporea (Body Index Mass): quando è uguale o superiore a 30 si parla di obesità. Questa patologia rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica. Incide infatti sulla qualità e durata della vita perché ha conseguenze importanti sulle condizioni di salute.
Dai dati raccolti dall’ Italian Obesity Barometer Report, realizzato in collaborazione con ISTAT e presentato a Roma, nell’ aprile 2019 emerge che in Italia il 9,4 delle donne e 11,8 degli uomini sono obesi. In sintesi, un italiano su dieci è obeso.
L’obesità non sempre è l’esito del Binge eating disorder. Le persone possono diventare obese semplicemente perché regolarmente mangiano troppo e non fanno attività fisica.
Questo tipo di obesità, esito di stili alimentari personali e familiari, può non essere associato a problemi psicologici. Per questa ragione, per altro condivisibile, il DSM 5, come le edizioni precedenti, non include l’obesità fra i disturbi mentali.
È tuttavia difficile che l’obesità non abbia conseguenze psicologiche nelle nostre società dove magrezza e prestanza fisica sono valorizzati e considerati indicatori di successo e status, sempre più anche per gli uomini. Le richieste di terapie per l’obesità sono spesso motivate più dal profondo disagio psicologico creato dalla condizione di obesità che dalle sue conseguenze sulla salute fisica.