COSA SONO?
Le Amfetamine sono state scoperte più di 100 anni fa (1887), ma brevettate nel 1924 L'effetto principale delle amfetamine va a intervenire sul Sistema Nervoso Centrale, agevolando la produzione di Adrenalina e Noradrenalina, sostanze che a livello cerebrale vengono prodotte naturalmente con l'effetto di stimolare reazioni in caso di forti emozioni.
Comprendono un grande gruppo di molecole simili per struttura e/o azione farmacologica, note con il termine di "amine simpatico-mimetiche", la cui azione stimolante si estrinseca sul Sistema Nervoso Centrale. Sono state sintetizzate numerose molecole "amfetamino-simili", alcune delle quali con una ben evidente struttura feniletilaminica, così chiamate perché comunque ricalcano il profilo farmacologico dell'amfetamina stessa.
COME VENGONO CONSUMATE?
L'amfetamina più comune è lo 'Speed': una polvere biancastra o, a volte, giallo o rosso-mattone, viene sniffata; ma è presente sul mercato illegale anche in forma di pasticca, capsula, o in pasta (base).
La pasta base risulta estremamente potente, molto più della polvere.
L'ingestione è la modalità di consumo che presenta minori rischi dato ché l'organismo assume gradatamente il prodotto che si è ingerito.
Rimane pericolosa la poli-assunzione con prodotti alcolici, per l'effetto di alterazione digestiva che l'alcool può causare aumentando il rischio di overdose o avvelenamento. È possibile assumere amfetamine anche attraverso lo 'sniffing' cioè sniffando poiché le amfetamine vengono assorbite tramite le mucose nasali e la sostanza passa nel flusso sanguigno verso il cervello, producendo un flash maggiore.
L'uso continuato può portare a continue perdite di sangue e riduzione della capacità olfattiva.
Le Amfetamine, disciolte in acqua, possono anche essere iniettate: risultando la metodologia di assunzione più rischiosa in assoluto per l'alto rischio di overdose e per le possibile esposizioni a contagio di Hiv, HCV, HBV nel caso in cui si pratichi lo scambio delle siringhe.
EFFETTI RICERCATI
Le Amfetamine vengono assunte alla ricerca del 'Flash', che porta un forte senso di euforia, elevata attenzione, incrementa la sicurezza e porta un forte espansione della sensazione di energia, accompagnato da un'ondata di calore, con aumento delle pulsazioni e del respiro, aumento della temperatura corporea, secchezza delle fauci, perdita dell'appetito, tensione della mandibola e Bruxismo, ovvero la tendenza a digrignare i denti.
La seconda fase dell'assunzione porta ad uno stato di urgenza, cioè si ritiene di dover fare una serie di cose con estrema urgenza, appunto, rischiando di intraprendere azioni che non siamo idonei a svolgere. Uno degli effetti base delle amfetamine è la riduzione del senso di stanchezza interagendo con la sensazione di fame, sete.
Il rischio di assunzione combinata con l'ecstasy è estremo per l'effetto disidratante di entrambe le sostanze.
EFFETTI INDESIDERATI
Il consumo continuato di Amfetamine causa disturbi del ritmo sonno-veglia, perdita dell'appetito, paranoia e anche episodi psicotici
L'uso prolungato nel tempo potrà portare a drastici cambiamenti dell'umore, depressione e irascibilità. Le amfetamine possono facilitare l'insorgere di comportamenti aggressivi e sono in generale associate a episodi di violenza, ad oggi risultano le sostanze più utilizzate nelle curve degli stadi.
Le amfetamine possono produrre tolleranza e dipendenza.
Nel caso di consumo è bene ricordarsi di bere molta acqua o sostanze non alcoliche e spostarsi frequentemente in ambienti freschi dove abbassare la temperatura corporea.
RISCHI
Dopo l'effetto di esaltazione, segue una sensazione di spossatezza, irritabilità, depressione; la tentazione di prendere un'altra dose è molto forte: se si cede a tale spinta si corre il rischio di posticipare la fase depressiva ritrovandosela però amplificata.
Inizia così una spirale fatta di aumenti di dosaggi, manie varie fra cui quella di persecuzione, ossessioni dovute anche alla mancanza di sonno che danno al dipendente da anfetamine un classico aspetto trasandato, allucinato e skizzato.
Dosi eccessive possono provocare coma, febbre, convulsioni; l'overdose può portare alla morte.
Socialmente chi assume abitualmente anfetamina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni: il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all'isolamento e alla paranoia.
PRECAUZIONI
PER STUDENTI: bisogna tenere presente che la sensazione di studiare meglio è assolutamente illusoria e che la capacità di concentrazione e di memorizzare non aumentano, ma anzi tendono a diminuire.
PER ASPIRANTI TOP MODEL: l'utilizzo di anfetamine come dimagranti è stato ed è molto diffuso: i danni che è possibile riportare dal punto di vista fisico e mentale sono notevoli e in fondo costa meno seguire una dieta prescritta da un medico. Se siete fissate, le anfetamine non faranno che aumentare le vostre fissazioni.
PER SPORTIVI: queste sostanze e i loro derivati sono utilizzati come doping nello sport in quanto inibiscono il senso di fatica e il dolore muscolare. E' proprio questa loro caratteristica a rappresentare il maggior rischio per l'atleta che, non avvertendo i propri limiti fisiologici, può continuare a forzare la propria attività fino a procurarsi gravi danni organici, come lesioni cardiache, spesso seguite da morte improvvisa. Sono noti anche casi di fratture ossee in atleti che, durante competizioni di resistenza e sotto l'effetto di anfetamine, non hanno avvertito alcun dolore.
USO RICREATIVO: l'uso di anfetamine in contesti ricreativi è molto pericoloso per l'imprevedibilità delle reazioni e dell'intensità degli effetti. La mescolanza con l'alcol è, per esperienza di chi ha provato, disastrosa: il comportamento diviene solitamente aggressivo e violento, il desiderio di parlare continuamente non facilita la socialità con gli altri.
IN QUALSIASI CASO è bene porsi limiti precisi e inderogabili, al tempo e alla dose da assumere: non è assolutamente il caso di considerare le anfetamine una non droga, si scherzerebbe con il fuoco. Chi comunque assume anfetamine è bene in ogni caso che si sforzi di mangiare e di bere. Pensare di prendersi qualche sonnifero per riuscire a dormine è una pessima idea: mescolare sostanze può diventare un salto nel buio.
PER LE PERSONE SIEROPOSITIVE IN TERAPIA ANTIRETROVIRALE
Nel metabolismo delle amfetamine possono essere coinvolte alcune isoforme del CYP450, in maniera rilevante 1A2, 2B6 e 3A4. Tutti gli inibitori delle proteasi (IP) possono inibire l'attività del CYP3A4 in vari gradi; Ritonavir e Nelfinavir (Viracept) e Efavirenz (principio attivo contenuto in Sustiva e nella co-formulazione Atripla) sono inibitori dell'attività di 2B6, per cui chi utilizza anfetamine dovrebbe essere avvisato riguardo le potenziali interazioni e consigliato riguardo le appropriate precauzioni (per esempio utilizzare il 25% della usuale dose di anfetamina, fare una pausa durante i balli in discoteca, assicurarsi che nei pressi del luogo del rave ci sia un team di medici, mantenere adeguata idratazione evitando l'alcol e rifornirsi di liquidi regolarmente).
Potenziale interazione di metamfetamina è prevista con gli inibitori delle proteasi (Reyataz, Prezista, Telzir/Lexiva, Crixivan, Kaletra, Viracept, Invirase, Norvir, e Aptivus) per cui è richiesto aggiustamento posologico, monitoraggio dell'efficacia e della tossicità. E' bene sapere che: il Norvir (ritonavir) aumenta i livelli delle anfetamine nel sangue da 2 a 3 volte.
Inoltre fate attenzione perché il Norvir a dosaggio ridotto è presente come potenziatore (booster) all'interno di molti schemi terapeutici e in co-formulazioni (Kaletra).
Segnalata possibile interazione con Delavirdina (Rescriptor), per cui l'associazione è controindicata.
Non descritte interazioni clinicamente significanti con Maraviroc (Celsentri) e Raltegravir (Isentress). Ma ciò non significa che non potrebbero verificarsi.