COS'È?
La dietilamide dell'acido lisergico (Liserg-Saure-Diathilamid), universalmente abbreviata con le lettere LSD, è uno psichedelico a struttura indolica la cui sintesi è riconducibile ad un vegetale, la "claviceps purpurea", e, pertanto, teoricamente classificabile nel gruppo delle sostanze stupefacenti di tipo naturale. Viene, invece, inserito tra gli psicotropi di tipo semisintetico perché è ottenuto in laboratorio per modificazione chimica dell'acido lisergico, la sostanza naturale tratta dagli alcaloidi della "segale cornuta".
COSA FA
Dal momento che non ci sono mai stati produzione e usi leciti di LSD, la sostanza che circola sul mercato illecito è prodotta essenzialmente in laboratori clandestini. Il consumo di LSD viene effettuato per via orale ingerendo microcompresse - le cosiddette "microdot" del diametro di circa 1,6 millimetri ma contenenti fino a 100 microgrammi di sostanza -compresse, "micropunte" e piccoli quadratini di gelatina - i cosiddetti "window panes", "vetri di finestra o piramide" - o lasciando dissolvere sotto la lingua francobolli - "blotter acid" - di varie misure, spesso raffiguranti personaggi dei fumetti, imbevuti di una soluzione alcolica di LSD. Questo psichedelico può anche essere iniettato.
La dose psichedelica usuale di LSD per i "pionieri" degli anni Sessanta consisteva in 150 - 300 microgrammi, un quantitativo enorme ed imponderabile che rendeva praticamente inevitabile, nel corso di ripetute assunzioni, l'esperienza del "bad trip". Oggi, secondo una precisa strategia di mercato, menti criminali sembrano avere studiato il sistema per ridurre e, soprattutto "standardizzare", la quantità di principio attivo da inserire nella dose (circa 25 - 50 microgrammi per francobollino), con il preciso scopo di rendere sempre gradevole e, quindi, desiderabile l'effetto del prodotto per non scoraggiare i consumatori.
RISCHI
Durante l'esperienza possono verificarsi attacchi di panico. L'uso prolungato può provocare psicosi che a volte permangono a lungo.
Strutture di personalità fragili o particolarmente vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l'equilibrio psichico.
I casi di morte che si sono verificati sotto l'effetto di LSD sono stati causati da azioni incontrollate dovute all'alterata percezione della realtà circostante.
Se assunte da persone immature o vicine all'adolescenza, ci sono forti rischi di influenza negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo.
Le esperienze di gruppo con gli allucinogeni spesso alterano la vita delle persone; spessissimo cambiano, in modo imprevedibile, la relazione e l'amicizia tra le persone che vi partecipano.
L'uso prolungato e frequente di allucinogeni rischia di emarginare in una realtà separata dal reale.
PRECAUZIONI
Crediamo che tra i giovani vi sia un po' di confusione tra ecstasy e LSD. Ciò spinge a volte a utilizzare trip in discoteca oppure in situazioni di folla e di confusione esponendosi così a rischi ancora più elevati.
Immaginate di prendere questa sostanza in una situazione tipo discoteca: un sacco di gente, musica, confusione, ecc...... e voi che ad un certo punto cominciate ad avere allucinazioni, neanche delle più belle... non state bene.... eppure non c'è un posto tranquillo..... Che fare? Dove andare? .... e poi la durata è anche lunga (ore) ... per farla breve una situazione non facile da gestire ed ad alto contenuto di rischio.
Chi comunque decide di farne uso dovrebbe prendere serie precauzioni: scegliere una persona (non sotto effetto della sostanza) ma che sappia cosa fare in situazioni difficili. Attenzione: se l'allucinogeno è naturale e non sintetico, non è valutabile a priori la quantità di principio attivo presente.
Se si decide di assumere bottoni freschi o secchi di Peyotl, (piccolo cactus dal fusto seminterrato simile alla radice tuberizzata di una bietola, lungo fino a 20 cm, carnoso, privo di spine, di colore bluastro o verde-grigio, solcato e leggermente incavato all'apice dove compare un ciuffo di peli e di fiori di colore rosa. Proprio nelle infiorescenze apicali (buttons) è contenuta la mescalina, il suo alcaloide principale capace di provocare marcati effetti allucinogeni) bisogna mettere in conto la possibilità di avere nausea spesso seguita da vomito.
Una delle paranoie più frequenti è la paura che non finisca l'effetto e di non riuscire a tornare normali. Scegliere un luogo sicuro dove non avere imprevisti, scegliere di farlo avendo un lasso di tempo successivo superiore alle 24 ore.
Non mischiare con altre sostanze o alcolici. Non raddoppiare mai la dose se non sono arrivati gli effetti ricercati. Non guidare, non fare attività che ti mettano in pericolo. Tra un'esperienza e l'altra dovrebbe trascorrere qualche mese.
EFFETTI - APPROFONDIMENTI
Psicoattivi: l'"acido" o "trip" (come è chiamata in gergo la "droga di strada" preparata con l'LSD) è una delle droghe più potenti in circolazione. La sua capacità narcolettica è tale che dosi dai 30 ai 50 mg producono uno stato psichedelico che può durare fino a dodici ore. Gli effetti sono estremamente variabili da individuo ad individuo e dipendono anche dall'ambiente in cui si assume la dose, dall'esperienza del soggetto e dal suo umore. Le sensazioni si dividono in due categorie: il "good trip" (viaggio buono) e il "dab trip" (viaggio cattivo). L'esperienza vissuta dal viaggiatore è allucinante: meravigliosamente o angosciosamente allucinante. Si sviluppa in tre fasi:
- a) è l'inizio dei sintomi, che si manifestano dai dieci ai trenta minuti dall'assunzione, con turbe prettamente neurovegetative estrinsecantesi in un malessere generalizzato e mal definito con nausea, vertigini, tachicardia, incremento della temperatura corporea e della pressione arteriosa, midriasi, dilatazione del diametro pupillare. Dopo un'ora, subentrano turbe psichiche che si manifestano principalmente nelle modificazioni del comportamento (o in senso positivo, con marcata euforia, o in senso negativo, con stati di abbattimento e di tristezza). Dopo due ore comincia un flusso di sensazioni straordinarie: il soggetto entra nel "viaggio";
- b) questo secondo periodo, che dura dalle cinque alle otto ore, mostra principalmente delle modificazioni a livello psichico: è presente una fase in cui predominano le allucinazioni, con modificazioni delle percezioni, soprattutto visive. Inoltre il soggetto mostra anche labilità comportamentale ed emotiva, nonché disturbi dello stato di coscienza. Va tenuto presente che le "allucinazioni" sono in realtà "illusioni" o meglio distorsioni delle percezioni in genere visive. Gli oggetti appaiono modificati, con i contorni non definiti, i colori si susseguono senza tregua, soprattutto nei toni del verde e del blu, gli oggetti sembrano deformati come da specchi concavi o convessi. Il fenomeno più importante è la comparsa di sinestesia. Le modificazioni comportamentali sono accresciute rispetto alla prima fase, con alternanza di stati di prostrazione e di eccitazione gioiosa. Persistono le modificazioni dello stato di coscienza, con disorientamento spazio-temporale: lo spazio cresce verso l'infinito; costanti sono le sensazioni di smarrimento dell'io, di modificazione del proprio corpo, spesso diviso in due parti fisiche, di cui l'una è spettatrice dell'altra.Tutto ciò porta sovente all'angoscia ed al delirio persecutorio; qualche volta, anche, a causa del senso di onnipotenza che la dispercezione può provocare, al suicidio;
- c) il periodo di ripresa inizia otto - dodici ore dopo l'assunzione della sostanza e può essere definito come il ritorno al contatto con il mondo esterno e la personalità abituale del soggetto. Sovente permane un'astenia per uno - due giorni. Il soggetto ricorda esattamente il suo viaggio ed è in grado di giudicare le sensazioni ed illusioni provate con spirito critico. Nell'assuntore di LSD può verificarsi con una certa frequenza il cosiddetto fenomeno del "flashback". Caratteristici sono anche i fenomeni a tipo "after_image". Tutto ciò, accompagnato dal rallentamento dei tempi di reazione, può, comprensibilmente, rendere la guida di un autoveicolo un compito molto difficile con conseguenze facilmente immaginabili.
Collaterali: il danno principale in un uso cronico (soprattutto in personalità premorbose ad elevata vulnerabilità psicobiologica) è da riferirsi fondamentalmente a disturbi psichici permanenti, correlati in genere con turbe della memoria, ad uno stato di estrema abulia ed a situazioni psicotiche spesso estrinsecantesi in fenomeni di schizofrenia. L'uso saltuario può invece provocare la comparsa di sintomi psicotici di una certa gravità: dislessia, senso di debolezza, inquietudine, irritabilità, paranoia e depressione. Normalmente questi disturbi cessano con lo svanire dell'effetto ma non è infrequente il persistere dei fenomeni oltre la cessazione dell'azione psicotropa. I consumatori abituali di LSD, oltre al pericolo di gravi incidenti dovuto alle ricorrenti alterazioni della percezione, rischiano di incorrere in seri problemi di gestione del quotidiano a causa della frattura spesso insanabile con la realtà e della perdita di contatto con il mondo esteriore.
La sostanza non induce dipendenza fisica ma le somministrazioni frequenti e continuate possono portare ad una sorta di dipendenza psicologica. La tollerenza invece si sviluppa abbastanza rapidamente.